L’industria dello sci da discesa sta vivendo un momento complicato, sia per motivi economici e strutturali, sia per il cambiamento climatico degli ultimi decenni che ha portato come conseguenza un costante innalzamento della quota neve oltre ad una riduzione delle precipitazioni invernali.
Questo ha portato ad un graduale abbandono degli impianti sciistici posti a quote medio basse (dagli 800 ai 1400 m) e al ricorso a impianti di innevamento artificiale per garantire almeno un minimo periodo di utilizzo degli stessi anche a quote più alte.
Nelle prealpi della provincia di Vicenza questa situazione è particolarmente sentita, dato che le quote massime delle montagne sulle quali sono stati costruiti negli anni passati gli impianti da sci sono tutti inferiori ai 2000m.
Solo sull’Altopiano dei Sette Comuni sono infatti una decina gli impianti dismessi e abbandonati a fronte di 4 impianti di piccola estensione ancora attivi. La rimozione degli impianti dismessi non è semplice e spesso le infrastrutture restano per decenni in mezzo a prati e boschi.
La storia di questi impianti risulta per me indissolubilmente legata alla mia esperienza sciistica e alla mia famiglia: è su queste piste che mio papà mi ha insegnato a sciare, e su queste piste ho trascorso numerose domeniche assieme alla mia famiglia.
Le immagini sono state realizzate tutte in località montane della provincia di Vicenza.