Prima di tuffarmi sul territorio ho raccolto informazioni e notizie sui paesaggi e le comunità che avrei incontrato. Una zona della Sardegna particolarmente colpita dallo spopolamento. Come Burgos, per citare uno fra i tanti centri, piccolo comune nella regione storica del Goceano, eretto ai piedi di un castello medievale. O le vaste campagne che confinano con il Marghine, verso Bolotana e la valle del Tirso, tutti luoghi testimoni silenziosi del mancato sviluppo industriale promesso, e fallito, del Piano di Rinascita. Questi spazi sono estremamente suggestivi, sembrano quasi sospesi fuori dal tempo, complice anche l’estesa area boschiva. La mutazione antropologica si nota soprattutto nel villaggio di Foresta Burgos dove la vegetazione si sta impadronendo delle case abbandonate. Per quanto sia sempre triste vedere un tale stato di abbandono, il sentimento è sempre quello di una curiosità adrenalinica che dà spazio ad un immaginario totalmente personale. È un attimo immedesimarsi in tutti i piccoli dettagli che si trovano sparsi e unirli per immaginare quello che sono stati, la vita che hanno avuto, le persone che un tempo hanno vissuto là e hanno fatto parte di un mondo che non c'è più. Le storie si leggono in tantissimi frammenti ed è affascinante l'idea di ricostruirle con un livello totalmente ipotetico fissandole in altri frammenti che sono le foto, una cristallizzazione nella cristallizzazione.