Along the roads of Friuli, the region where I grew up, I find, hidden in plain sight, a silent and melancholy territory worthy of being listened to.
I drive along state roads and former mining areas in the North; in front of me busy factories in industrial areas and endless fields. Right where someone’s gaze would not pose, it’s there that I find places and apparently anonymous expanses which become the subject of my observing.
In this way, I create an identity map to find myself in my very personal Italian north-east; silences and long winters feature it. Far away from the touristic, illustrative materials of my native region I stop and stare, trying to focus on the commonness of the landscape.
“We are born impermanently, somewhere; day by day we attempt to piece together the place of our origin inside ourselves, to be born again, everyday, more definitely”
Rainer Maria Rilke - Lettere Milanesi
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Lungo le vie del Friuli nel quale sono cresciuto ritrovo, nascosto in piena vista, un territorio silenzioso e malinconico meritevole di essere ascoltato.
Percorro strade statali ed ex aree minerarie verso Nord. Fabbriche in zone industriali e campi a perdita d’occhio. Dove lo sguardo non si poserebbe ritrovo luoghi e distese apparentemente anonime che diventano materia di studio del mio osservare.
Costruisco così una mappa d’identità per orientarmi nel mio personalissimo nord-est italiano, fatto di silenzi e inverni lunghi. Guardo lateralmente, lontano dai materiali turistico/illustrativi della mia regione natale, cercando di mettere al centro la normalità del paesaggio.
“ Nasciamo, per così dire, provvisoriamente, da qualche parte; soltanto a poco a poco andiamo componendo in noi il luogo della nostra origine, per nascervi dopo, e ogni giorno più definitivamente.”
Rainer Maria Rilke - Lettere Milanesi