“RE/LATE” (Reset/5° parte)
“Dopo “Vaia”, l’evento che ha sconvolto i luoghi nei quali sentivamo forte il nostro “essere parte” della Natura, ci siamo ancor più resi conto della forza che questa ha e del rispetto che dobbiamo portarle.
Ma la Natura è Madre o Matrigna?
“RE/LATE” (relate/relazionarsi - late/tardi)è la quinta parte di una ricerca sul territorio dell’Altopiano di Asiago e del Monte Grappa che dura ormai da quasi 15 anni. Il lavoro originario ( “Reset” ), nato “dalla volontà di liberarsi (…), per ritrovare un rapporto “rilassato” con la natura” ha comportato nel tempo un coinvolgimento personale sempre più profondo ( “Res(p)e(c)t” ): l’intervenire fisicamente sull’ambiente è divenuto sempre più un modo per appartarsi dal mondo esteriore “esaltando il coinvolgimento in storie silenziosamente presenti” all’interno dei boschi. Dopo tanto tempo trascorso “a capire” la Natura, con “RE ( nel set della Natura) sempre più ci siamo sentiti di farne parte, ben accolti.
Ma la Natura a volte ristabilisce le gerarchie. Il territorio oggetto della ricerca nel 2018 è stato sconvolto da “Vaia”: percorrerlo ha significato vivere sensazioni completamente diverse. “RESISTERE” è stata la presa di coscienza del grande rispetto che l’uomo deve portare verso la Natura.
Dopo questo evento, ristabilire un nuovo rapporto non è stato semplice. Siamo certi che la Natura voglia accoglierci senza condizioni?
“RE/LATE” è una ricerca per capire più profondamente il nostro legame con l’ambiente, per vivere sensazioni non ancora provate fino ad ora e scoprirne l’essenza. La Natura è Madre o Matrigna?
Bio
Sergio Carlesso e Nazzareno Berton
Accumunati dalla passione per la fotografia e dall’amicizia, oltre che dalla frequentazione dell’Ezzelino Fotoclub, dal 2009, oltre a continuare la propria personale ricerca, sviluppano progetti comuni su temi relativi la rilettura del paesaggio e del territorio, operando con voluta lentezza e lunga frequentazione dei luoghi al fine di percepirne le caratteristiche. Spesso intervengono modificando la peculiarità dell’ambiente utilizzando questo metodo per obbligarsi a capirne (o meglio “sentirne”) l’essenza, e per testimoniare e trasmettere la propria percezione.
I loro lavori sono stati esposti in importanti festival nazionali e finalisti in sei edizioni del Premio “Portfolio Italia”. Con le loro opere sono stati testimonial per Samsung e Fuji.